ODE DI CONGEDO - L'EPITAFFIO DI GIUDA


               I.X

Thelgo, esausta, si abbandonò tra le acque. Il confronto con i suoi crudeli affidatari l'aveva provata e non s'accorse, nello scivolare tra i riflessi liquidi della luna, di una lacrima d'approvazione, secreta dall'occhio rettileo dell'antica tutrice.


Syrizo le strappò dalle labbra esauste il sussurro per chiudere il primo giorno del Decamerone e congedare le creature degli abissi.


Trenta denari
di Satana apostolo
pena d'un bacio

Campo di sangue
"e nessuno vi abiti"
la corda al collo

Saltò Iscariota
ei fu vittima vera
il mare è mosso

[Grazie a Laura



Nessun commento:

Posta un commento