ODE AL MERIGGIO - ENDIMIONE E SELENE

                II.V


Thelgo lasciò tremare il pubblico sulla nota macabra della storia di Jack lo squartatore, poi discese con dolcezza lo scoglio di diamante, brillante di luce solare. Il disco d'oro era allo zenit e Syrizo, con sagace ironia, annunciò la pausa del meriggio alle creature del mare con un'ode alla titana della luna che condannò il suo sfortunato amante mortale Endimione a un'eternità nell'abbraccio di Morfeo, per ingannare la morte e non doversene mai separare.


Vesti d'argento
Selene innamorata
luna di maggio

Pallido viso
Endimione t'attende
la grotta, un lume

Promessa eterna
cinquanta volte madre
piovono gli anni

Vita mortale
leggi ogni alba condanna
l'uomo s'ingrigia

Capriccio di dea
mare nero del tempo
prigione d'oblio

[Grazie a Sabrina]


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